FANTASCIENZA MADE IN ITALY
Per la serie i film che ci provano ma non ce la fanno, oggi
vi parlo di un film italiano del 2011 di Varo Venturi che, cosa incredibilmente
emozionante, affronta il tema della fantascienza. Quante volte il nostro cinema
si è confrontato con questo genere? O meglio: quante volte il cinema italiano
si è confrontato con questo genere ottenendo risultati apprezzabili?
Vado a memoria: nemmeno una volta. Se facciamo una piccola
eccezione per Nirvana di Gabriele Salvatores, e per farlo dobbiamo tornare
indietro al 1997, il cinema italiano maistream non è mai riuscito a esprimersi
bene nel mondo della fantascienza.
Varo Venturi ci ha provato con il suo 6 giorni sulla Terra e
per certi versi ci sarebbe anche potuto riuscire nonostante il budget limitato:
il fatto è che a un certo punto sono mancate le idee. Credo che, per il tema
che il film tratta, si sia scelto di puntare tutto sull’effetto fanservice
regalando agli appassionati di questo tipo di storie qualcosa su cui sbavare.
6 giorni sulla Terra mischia un paio di teorie ufologiche
molto in voga qualche decennio fa, ma che ancora oggi, come nel 2011, accendono
la passione di tante persone convinte delle ipotesi più improbabili,
rigorosamente senza alcuna prova certa, circa il rapporto tra gli umani e gli
alieni. Per non farmi mancare nulla questo film ero andato a vederlo a una conferenza ufologica del 2015 e me ne ero quasi dimenticato se non mi fosse
tornato in mente qualche giorno fa quando ho trovato in una vecchia scheda di
memoria le foto dell’evento.
Si parla di abduction ovvero di rapimenti di umani da parte
di razze aliene interessate al potere dell’anima: questi esseri sarebbero in
grado di trasferire la loro coscienza dentro il corpo di un essere umano e di
usarlo come filtro per nutrirsi dell’anima, una forza vitale che esiste solo
sul pianeta Terra. Questo tipo di ipotesi trovano riscontro nel lavoro di
tantissimi ciarlatani ufologi convinti che quelle che abbiamo scambiato sempre
per possessioni demoniache siano in realtà attività aliene (come sostiene Corrado Malanga, QUI se avete voglia di approfondire) o di una razza di
superumani che sono trascesi all’incorporeità (secondo il giornalista ufologo
John Keel, ve ne ho parlato QUI). Il modo più comune per studiare il fenomeno
sarebbe quello di usare il metodo dell’ipnosi regressiva (altra assurdità pseudoscientifica, pericolosa peraltro) per far ricordare agli addotti le fasi del
rapimento e le azioni degli alieni. Alcuni di questi alieni sarebbero già stati
più volte sul nostro pianeta in epoche remote e i popoli dell’antichità li
avrebbero scambiati per divinità adorandoli e offrendo loro sacrifici (e questa
sarebbe la celeberrima teoria degli antichi astronauti di cui vi ho parlato nella
serie MISTERI, QUI la puntata in questione).
Per quanto mi riguarda, alla base dei testi che ho letto sull’argomento, questa roba è un cumulo di stupidaggini fantasiose buone solo per far fare un sacco di soldi a personaggi dalla dubbia moralità. Sono teorie che vanno avanti da decenni e i cosiddetti studi non hanno prodotto una sola prova che avvalori le tesi di questi “scienziati”. Materiale buono per farci film, questo sicuramente.
E questo è il contesto, comunque, in cui si inserisce 6 giorni
sulla Terra.
Davide Piso è un
ufologo specializzato nei rapimenti alieni. Insieme alla sua squadra ha elaborato
una complicata tecnica di ipnosi che gli permette di interagire con l’entità
aliena che possiede la persona e scacciarla. Le cose però cominciano ad andare
male quando la squadra lavora sulla giovanissima Saturnia, di cui Piso sembra
essere parecchio invaghito, sulla quale la tecnica di ipnosi scatena una trance
permanente che consente all’alieno Hexabor di prendere definitivamente il
controllo del corpo della ragazza.
Di questa prima parte mi sono piaciute molto la messa in scena
della fasi iniziali e la recitazione di Massimo Poggio (Piso) e la giovane
Laura Galvan (Saturnia). Tutto molto italiano, nel senso buono, con gli attori che non si sono evidentemente doppiati.
A questo punto, devo dire che mi sono sentito incoraggiato a
seguire il resto del film anche considerando il fatto che il lato tecnico non
cerca di scimmiottare Hollywood e a parte qualche esagerazione, che comunque
serve a coprire la scarsità di mezzi, e qualche episodio di capacità attoriale
cinofila, questa prima parte del film riesce a sospendere bene l’incredulità.
Questa è una delle scene peggiori |
Purtroppo però la parte centrale, che sarebbe dovuta essere
quella più importante, si apre con uno spiegone interminabile pieno di paroloni
scientifici buttati totalmente a caso. La cosa peggiore è che appena cominci a
tirare il fiato perché lo spiegone sta giungendo alla fine ecco che ne parte
subito un altro sui satanisti, sulle società segrete all’interno della società,
su poteri occulti e famiglie misteriose che controllano la politica e l’economia
di tutto il mondo. Tutte queste cose sono collegate tra loro con lo sputo
forzando la spiegazione in modo criminale e vengono inserite nel contesto della
narrazione con grande superficialità.
Con l’incredulità che si è abbattuta al suolo andando in
mille pezzi manco vi accorgerete che alla fine c’è un rave con 6 persone. Ora,
io non sono mai stato a un rave e credo che non ci andrò mai, ma penso che 6
persone siano pochine per un rave e mi chiedo: ma se non avevate il budget per
fare un rave perché non provare a trovare un’altra soluzione?
E’ un peccato perché 6 giorni sulla Terra in quella prima
mezz’oretta esprime un potenziale interessante, è recitato bene e ti tiene
avvinto specialmente dal non detto e da quello che immagini possa succedere. Il
problema è che poi gli spiegoni e le sviolinate rovinano tutto. La voglia di
ficcarci dentro qualsiasi teoria ufologica e complottistica distrugge completamente la tensione
che si era generata all’inizio.
6 giorni sula Terra è un film che non può essere promosso, ma
si può lodare l’impegno, purtroppo sporadico, di qualche regista come Venturi,
con cui il cinema italiano prova ad andare verso territori inesplorati.
Il mio giudizio finale
Storia: 6
Personaggi: 5
Tematica: 5
Effetto Sorpresa: 4
Tecnica: 5
Media: 5
E per ora è tutto gente, buona vita
Praticamente: se a metà film avessero virato nel fantasy action, tipo con un supereroe a lottare contro i posseduti dagli alieni, avrebbero fatto un film migliore :D
RispondiEliminaInvece hanno peggiorato mettendo troppa, tante carne al fuoco...
No, ti prego. Alieni e supereroi insieme a teorie complottistiche mi avrebbero fuso il cervello...
EliminaAhah invece sarebbe stato tutto perfetto :D
EliminaRoba da polverizzare il ricordo dei "predatori dell'anno Omega".
Non mi fare ripensare a quel film sennò finiamo a 7 per l'infinito contro i mostri spaziali
EliminaEcco, io non sopporto gli spiegoni troppo lunghi.. avrei avuto la tua stessa reazione :D
RispondiEliminaPoi da ingegnere mi sono ritrovato a sentire delle cose allucinanti
EliminaMamma mia gli spiegoni... a quanto pare neanche esposti bene. Mi sa che questo lo salto 😅
RispondiEliminaGuarda, io conoscevo i termini che usavano perché ho studiato ingegneria ma li usavano così a sproposito che li avrei portati in laboratorio di misure e gli avrei dato ripetizioni di metodi di misura fino allo sfinimento
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